Questo saggio si incentra sul corpo tematico del film Vincere!, il contributo filmico di Marco Bellocchio alla cosiddetta Mussolineide nazionale, presentandosi come un altro (certo volutamente manieristico) tassello del dibattito sulla figura controversa di Benito Mussolini. Conviene menzionare un’osservazione arguta e allo stesso tempo scontata di Giordano Bruno Guerri, quando, nella prefazione ad un volume di Roberto Festorazzi, I veleni di Dongo, sostiene che 'di Mussolini non ci libereremo mai' e aggiungo, perché non ci si libera facilmente dei suoi fanatici sostenitori e/o emulatori. Bellocchio è regista con interessi diretti nell’attualità sociopolitica e culturale del suo Paese, dunque questa biografia di Mussolini attraverso la vicenda di Ida Dalser va considerata per quella che è: un riferimento trasversale alla egemonia politica e culturale del ventennio berlusconiano.