Il testo della versione teologica del concepimento di Gesù qui presentato, interessante trascrizione delle convinzioni della madre dell’autrice in una fase avanzata dell’età senile, propone un’analogia tra la prima giovinezza di Maria, quando partì alla volta della casa della cugina, Elisabetta (incinta di Battista), e l’innocenza abusata delle giovani orfanelle che, abbandonate in collegio, non hanno l’assistenza e la cura di una famiglia: 'Si è trovata questa giovanissima donna, incinta senza sapere come. Capisci? Allora, è comprensibile che si sia giustificata dicendo: ’Sarà stato lo Spirito Santo!’' La vita del figlio-Gesù appare un magico, tragico ed umano accidente: 'Aveva Dio bisogno di essere dimostrato?' Il titolo, infatti, giustappone ai nomi della cristianità, l’ipotesi del 'dubbio'.