La preghiera, compresa nella sua vera dignità, è un desiderio al Cielo e una conversazione con Dio. È una Grazia e una fonte di Grazie; è un seme nelle terre dell’eternità, un’opera più preziosa di tutti i capolavori, più grande del mondo, più potente, si potrebbe asserire, di Dio stesso. Non essere sorpreso e seguimi. Lascia i regni dialettici della ragione, adesso siamo nelle foreste lussureggianti dell’Amore. Silenzia l’intelligenza; apri le finestre del cuore; contempla gli infiniti campi delle colline eterne. Affinché sia possibile renderli visibili!Due movimenti si verificano nella preghiera. Il desiderio si umilia, si nobilita e si rifugia nella divina misericordia: la quale è lo stesso Cristo; la Grazia gli risponde, si sforza e si lascia divorare da esso. Questi due elementi sono la forma mistica della fede; e più il desiderio affonda nell’abisso dell’umiltà, più attrae la Grazia; più il nostro cuore è alimentato come una fiamma e con maggior forza il Verbo si sviluppa in profondità dentro di noi.