La razza umana sta progredendo. Ciò indubbiamente avviene lentamente, ma con continuità, verso vette molto più belle di quanto credano i riformatori. Guerre, epidemie, carestie, cataclismi sono solo colpi di coda superficiali. Generati sempre dalle colpe passate delle persone: queste immense sofferenze sono gli immensi contrappassi della collettività verso l’ideale. Prendiamo un uomo appassionato che non riesce a raggiungere l’oggetto del suo amore: egli geme, piange, sviene. Questo è quanto vediamo, ma ciò che non vediamo è l’enorme numero di cellule che, attraverso la violenza del suo desiderio, soffrono nel suo corpo e muoiono. Le vittime delle catastrofi del grande mondo sono come queste cellule; soffrono, muoiono anche loro; tutto sembra perduto; ma come successivamente a modo di vedere l’appassionato, in forza del suo ardore, nuove prospettive si aprono davanti ai suoi passi e energie sconosciute possano essere così sfruttate nel suo essere.