Le opere selezionate di Wole Soyinka rivelano le sue intrinseche qualità teatrali basate su rituali, credenze, divinità, feste e cerimonie dell’Africa occidentale. La cosmologia yoruba riflette una convinzione nella continuità tra i tre stati dell’essere: i morti, i vivi e il soprannaturale. Attraverso trame e strutture teatrali Wole Soyinka descrive la vita del suo popolo. Anonymat viene utilizzato a livello di caratterizzazione per svolgere la funzione di rappresentare l’intera comunità di persone che agiscono nel loro modo. Il principio di unità si realizza quando un uomo e una donna stanno insieme per la stessa causa; il patriarcato e il dominio sono contrari a questo principio. I proverbi nelle opere teatrali trattano di passato, presente e futuro, conflitto di valori in corso, rifiuto della tecnica moderna, potere e ricchezza, visione del mondo eurocentrica, visione del mondo afrocentrica, mediazione del conflitto e ipocrisia religiosa. Un altro paese non può essere ritenuto responsabile dei mali del proprio paese. Soyinka interroga l’immagine idealizzata dell’Africa e ci porta a testimoniare l’errore della tirannia politica di un antico imperatore africano e la bestialità della natura umana.